Antibiotici preventivi inutili in 4 casi su 5

antibiotici preventivi dentisti

Gli antibiotici sono prodotti naturali o sintetici che combattono i batteri, causandone la morte, o impedendone la crescita. Quando causano la morte di questi organismi, vengono chiamati battericidi, quando inibiscono la loro crescita sono chiamati batteriostatici.

Il primo antibiotico nella storia è stata la penicillina, scoperta per caso nel 1928 da Alexander Fleming; la sua scoperta è stata senza dubbio una svolta in medicina, ma l’uso improprio e incontrollato degli antibiotici ha portato a gravi problemi.

L’antibioticoresistenza

Il problema principale causato dall’uso improprio di antibiotici è la resistenza batterica, che impedisce a questi farmaci di combattere alcuni ceppi di batteri. 

Questo problema ha innescato la comparsa di ” superbatteri “, che risultano immuni ad un gran numero di antibiotici e possono portare a disastrose epidemie, innescando la morte di numerose persone.

Gli antibiotici prescritti quando non necessari quindi espongono i pazienti a vari rischi di effetti collaterali non necessari – specialmente perché interferiscono con il normale microbiota e macrobiota del corpo – e favoriscono anche il processo evolutivo in cui vengono selezionati i batteri resistenti a questi farmaci, lasciati liberi di formare popolazioni di superbatteri. 

La crisi della resistenza batterica potrà, in pochi decenni, rendere inutili tutti gli antibiotici e uccidere decine di migliaia di persone ogni anno.

Secondo uno studio pubblicato sul JAMA Network Open, basato sull’analisi della popolazione statunitense, gli antibiotici comunemente prescritti dai dentisti come misura preventiva contro le infezioni sono risultati NON necessari l’81% delle volte. 

La scoperta è più che importante, sia perché i professionisti dentali rappresentano circa il 10% di tutte le prescrizioni di antibiotici negli Stati Uniti sia a causa della sempre crescente crisi della resistenza batterica. E questa situazione sembra riflettersi in molti altri paesi. 

I risultati di questo studio – commenta Susan Rowan, UIC College of Dentistry – dovrebbero motivare i dentisti ad un utilizzo degli antibiotici più appropriato, riservando le prescrizioni preventive ad un piccolo gruppo di pazienti. Ritengo che gli odontoiatri dovrebbero leggere questo studio, che è anche il primo ad occuparsi della prescrizione preventiva di antibiotici prima di una procedura odontoiatrica e a considerarlo una potente call to action, non come un rimprovero”.

L’Italia: fronte caldo sul fronte dell’antibioticoresistenza

L’Italia dal punto di vista dell’antibioticoresistenza rappresenta un fronte caldo. Come ha affermato Walter Ricciardi da presidente uscente dell’Istituto superiore di sanità a Milano di recente al Forum Pulire, da una parte coordina gli stati Ue nel progetto di sorveglianza sulle antibioticoresistenze; e dall’altra è lo stato membro dove, a causa dell’alto utilizzo di antibiotici (siamo in testa ai consumatori insieme ad altri paesi Mediterranei), si osservano più alti livelli di resistenza batterica: dello stafilococco alla meticillina, dell’escherichia coli a fluorchinolonici e cefalosporine, della klebsiella pneumoniae alle cefalosporine e ora pure ai carbapenemici.

Gli antibiotici in ambito odontoiatrico

L’antibiotico preventivo prima di qualsiasi procedura dentale è raccomandato solo per pochi pazienti, con determinati tipi di condizioni cardiache o un quadro di salute complessivo compromesso, identificate a livello internazionale con apposite tabelle che devono essere di conoscenza del medico curante.

Per tutti gli altri pazienti è bene rispettare questi 6 semplici passaggi:

  1. Fare una diagnosi accurata;
  2. Quando si prescrive un antibiotico, scegliere il farmaco corretto con la dose e la durata corrette;
  3. Non ricorrere sempre ad antibiotici ad ampio spettro;
  4. Evitare la prescrizione di antibiotici per le infezioni virali;
  5. Conoscere gli effetti collaterali e le interazioni farmacologiche prima di prescrivere l’antibiotico;
  6. Insegnare ai pazienti l’uso corretto degli antibiotici e sottolineare l’importanza di assumere esattamente nei modi e tempi prescritti.

Le alternative all’antibiotico

Sempre in riferimento all’ambito odontoiatrico, è possibile, onde evitare per l’appunto la prescrizione degli antibiotici come agenti profilattici, utilizzare degli efficaci disinfettanti come la clorexidina o antibiotici in gel da applicare in loco, a condizione che il farmaco rimanga a contatto nella sede dell’infezione per un tempo congruo per espletare la sua azione antibatterica.