Secchezza del cavo orale: una condizione da non sottovalutare!

secchezza del cavo orale

Presentare occasionalmente una condizione di secchezza del cavo orale non rappresenta un fattore di cui preoccuparsi, specie se si soffre di disidratazione o se si è particolarmente soggetti a situazioni di ansia e nervosismo.

Tuttavia, presentare di frequente una bocca secca può determinare i presupposti di una condizione più complessa, detta xerostomia.

La xerostomia rappresenta una particolare condizione nella quale le ghiandole salivari presenti nella bocca non producono saliva in quantità sufficienti.

La saliva è un elemento fondamentale che coinvolge il processo digestivo poiché proprio in bocca ha inizio una prima parte della digestione del cibo.

Essa inoltre è in grado di caratterizzare un’efficace difesa contro i batteri in grado di preservare e garantire l’integrità dello smalto dentale.

La secchezza del cavo orale può quindi esporre la bocca al rischio di infezioni, di carie e di ulteriori patologie di notevole entità, facendo venire meno tutti quei meccanismi di autodisinfezione messi in atto comunemente all’interno del cavo orale.

Ruolo della saliva: cavo orale e intero organismo

La saliva rappresenta un complesso multifunzionale fluido le cui proprietà lubrificanti, umettanti e protettive risultano particolarmente importanti per il cavo orale.

Per questo motivo un’eccessiva secchezza del cavo orale può fortemente compromettere le regolari funzionalità masticatorie e quelle legate alla deglutizione e alla fonazione.

La sua caratteristica composizione contribuisce a rinforzare i denti, ad agevolare i processi digestivi e a controllare la salute orale e quella sistemica impedendo lo sviluppo di patologie sistemiche e strettamente legate alla cavità orale.

E’ esattamente il cavo orale, complici le sue costanti condizioni di umidità, la temperatura ed eventuali residui di cibo, a rappresentare il “terreno di coltura” ideale per i batteri inducendone lo sviluppo e la moltiplicazione.

Le colonie batteriche, a lungo termine, possono infatti legarsi alle gengive e ai denti costituendo la placca dentaria e conseguenti infiammazioni che di frequente comportano patologie parodontali croniche. Quali sono dunque le cause principali che determinano secchezza del cavo orale? Come prevenire tale condizione in maniera efficace?

Secchezza del cavo orale: cause principali

Quali sono dunque le cause principali che possono determinare un’eccessiva secchezza del cavo orale e le conseguenti problematiche annesse? Molti possono essere i farmaci in grado di determinare come effetto collaterale la secchezza del cavo orale: tra essi compaiono ad esempio gli antidepressivi, antistaminici, i farmaci impiegati nel trattamento dell’ipertensione, decongestionanti, antidolorifici e antispastici.

Anche molteplici patologie possono determinare xeorostomia quali la sindrome di Sjögren, il diabete specie se mellito di tipo 2 , l’Alzheimer, il morbo di Parkinson e ancora la fibrosi cistica. Spesso a compromettere la regolare salivazione possono essere anche alcuni trattamenti farmacologici che a lungo termine finiscono per danneggiare irrimediabilmente le ghiandole salivari: chemioterapia e radioterapia rappresentano i principali.

A comportare secchezza del cavo orale, in alcuni casi possono essere anche le lesioni legate ai nervi di testa e collo, magari a seguito di un intervento chirurgico o a un trauma: tali fattori possono determinare una scarsa produzione di saliva, con conseguente xerostomia.

Anche la disidratazione ne rappresenta un fattore determinante: vomito, diarrea, febbre e sudorazione eccessiva, rappresentano le tipiche condizioni che possono causare un’eccessiva perdita di liquidi che si riflette inevitabilmente anche sulla salivazione.

E’ importante pertanto preservare quanto più possibile la salute del cavo orale, quantomeno attraverso una corretta igiene orale al fine di mantenerne una condizione ottimale che preservi il cavo orale da stati di eccessiva secchezza o xerostomia.

In particolare nei pazienti anziani, spesso soggetti a terapie farmacologiche frequenti, è importante monitorare a fondo che la salivazione avvenga in maniera corretta e che non risulti in qualche modo compromessa, attraverso frequenti controlli effettuati presso l’odontoiatra o igienista dentale di fiducia.

Questo per evitare lo sviluppo di problematiche più serie dovute proprio all’utilizzo di farmaci che possono comportare anche ipertrofie gengivali e osteonecrosi dei mascellari in casi particolarmente gravi.

Secchezza del cavo orale: rimedi

La secchezza del cavo orale non è invalidante ma facilmente risolvibile attraverso una serie di accorgimenti utili quali ad esempio l’utilizzo di prodotti che vadano a sostituire la saliva facilmente reperibili in farmacia: disponibili in gel o spray e spesso a base di xilitolo, permettono la corretta umidificazione della bocca.

Qualora si riscontri tra le cause della xerostomia, l’utilizzo di un particolare farmaco, è opportuno, previo consulto medico, sostituirlo con un’alternativa in grado di arginare tale effetto collaterale.

Importante poi idratare la bocca avvalendosi di un valido collutorio in grado di lubrificare il cavo orale in aggiunta all’utilizzo di farmaci in grado di stimolare attivamente le ghiandole salivari, ripristinandone il naturale equilibrio.

Sarà il medico odontoiatra di fiducia ad effettuare una diagnosi accurata e a stabilire la cura o il trattamento più adeguato alla risoluzione di una problematica particolarmente fastidiosa quale la secchezza del cavo orale. Lo Studio Dentistico Conti, attraverso uno staff di professionisti altamente qualificati è a disposizione per fornire supporto e cure personalizzate in funzione delle problematiche di ogni paziente.

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