Parodontite: perché ai nonni sono caduti i denti?

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Comunemente nota come piorrea, la parodontite è una malattia che, se trascurata, porta alla prematura perdita dei denti. Si tratta di un’epidemia silenziosa, che nel nostro Paese colpisce oltre il 60% della popolazione.

Sono proprio le patologie gengivali e parodontali ad aver portato la maggior parte dei nostri nonni ad iniziare a perdere i denti intorno ai 40 anni. Erano altri tempi e, purtroppo, i nostri nonni non hanno potuto beneficiare di adeguate misure di prevenzione e, a differenza di quanto accade al giorno d’oggi, forse non erano stati abituati fin dai primi anni di vita a prendersi adeguatamente cura dei propri denti.

La scarsa igiene orale può avere effetti deleteri e portare, con il passare degli anni, alla perdita dei denti. La flora batterica presente nella bocca deve essere tenuta sotto controllo con adeguate procedure di igiene o i batteri inizieranno ad attaccare i tessuti di sostegno del dente: il parodonto. I primi segni dell’inizio di questa patologia sono l’infiammazione e il sanguinamento gengivale. La gengivite, si manifesta solitamente con l’aumento del volume delle gengive, cha appaiono gonfie e rosse e il sanguinamento spontaneo o al semplice contatto. La gengivite è un processo reversibile e guaribile con le corrette abitudini igieniche. Ma se non rimossi con spazzolino, collutorio e filo interdentale, i batteri che si annidano nei depositi di placca dentale si introducono negli spazi interdentali e producendo tossine che danneggiano le cellule responsabili della riproduzione ossea, causano il riassorbimento del legamento parodontale e dell’osso che sostengono i denti, che, a lungo andare, porta prima alla famosa delle cosiddette “tasche” poi purtroppo alla caduta dei denti.

Una scarsa familiarità con spazzolino e filo interdentale e l’assenza di periodici controlli dentistici e sedute di igiene orale professionale portano all’insorgenza di gengiviti e patologie parodontali che possono causare recessioni gengivali, mobilità dentaria, alitosi e la perdita dei denti.

Ma i tempi sono cambiati. Al giorno d’oggi è possibile mettere in atto misure di prevenzione che fanno sì che sia quasi sempre possibile conservare a lungo i propri denti naturali.

Se diagnosticata in tempo, la parodontite può essere curata. I nonni, ora, possono fruire di moderni trattamenti per mantenere la propria dentatura residua o rimpiazzarla con sofisticate protesi fisse supportate da impianti dentali. Anche le protesi mobili, se ben progettate e mantenute, garantiscono un’ottima resa sia a livello estetico che funzionale.

Ad ogni età, è fondamentale sottoporsi a regolari controlli odontoiatrici ed adeguati interventi terapeutici. Il sorriso riveste un ruolo molto importante anche nella terza età, sia per sentirsi a proprio agio nelle relazioni sociali, sia per mantenere efficiente il proprio apparato masticatorio e godere di un’alimentazione corretta e completa.

 

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